Il giro della Grande Guerra è uno dei percorsi sciistici più belli in Italia, che permette di cimentarsi in piste di varie difficoltà, passare per vari comprensori del Trentino-Alto Adige e del Veneto e visitare alcuni luoghi difensivi e teatro di scontri durante la Prima Guerra Mondiale.
Trascorrere un’intera giornata sugli sci (o snowboard) solcando 40 km di piste, ammirare panorami mozzafiato da cime altissime come la Marmolada e passare per depositi bellici e gallerie risalenti alla Prima Guerra Mondiale: ecco a voi il Giro della Grande Guerra! Questo percorso, che si snoda nella catena alpina, è uno dei più belli e lunghi che si possano fare in Italia e in questo articolo vi diamo alcune informazioni importanti per organizzare la vostra giornata sulle piste!
Il percorso del Giro della Grande Guerra è un anello che circonda il Col di Lana, che fu il teatro degli scontri tra l’Italia e l’Austria e l’Ungheria. Questo monte strategico segnava il confine settentrionale del territorio italiano e proteggeva tutta la zona del Tirolo. I conflitti in questa zona durarono tre anni, dal 1915 fino alla fine del 1917.
Il giro vi permetterà di sciare in alcuni dei comprensori italiani più famosi: Arabba e la Marmolada, Alleghe e il Monte Civetta, Cortina e Lagazuoi, Val Badia.
Questo giro può essere percorso sia in senso antiorario che in senso orario, rispettivamente indicati nelle mappe e nei cartelli lungo le piste in colore viola e rosso.
Noi abbiamo preferito il giro rosso, antiorario, perché permette di sciare su una delle piste più belle e panoramiche del percorso: l’Armentarola. Questa pista discende dal Lagazuoi fino all’Armentarola, per una lunghezza di ben 8,5 km. Nel giro viola questo tratto prevede lo skibus. Inoltre, nel senso antiorario avrete l’opportunità di divertirti facendovi trainare dai cavalli per un tratto pianeggiante in mezzo ai boschi.
Per contro, vi segnaliamo che sul giro viola, quello orario, avrete l’opportunità di cimentarvi sulla pista Bellunese, che per 8 km discende dalla Marmolada e che ha due varianti, una rossa e una super nera.
La lunghezza totale è di circa 90 km, suddivisa in:
A differenza del Sellaronda, il Giro della Grande Guerra non può essere percorso interamente con sci o tavola ai piedi, ma sono previsti alcuni tratti in cui occorre prendere lo skibus.
In pista sull'Armentarola
Per passare la vostra giornata lungo il Giro della Grande Guerra, dovete essere in possesso di uno skipass Dolomiti Superski. Questo perché, come vi abbiamo anticipato, il percorso attraversa diverse aree sciistiche, tra cui Arabba, Val Badia, Cortina e Monte Civetta. Lo skipass Dolomiti Superski vi consentirà l’accesso a tutti i comprensori e include alcune tratte degli skibus.
Per la stagione invernale 2023/2024, il costo dello skipass Dolomiti Superski per una giornata è di 80 € nel periodo di alta stagione e di 72 € nella bassa.
Potete acquistare il vostro skipass presso le biglietterie che si trovano presso i principali impianti di risalita oppure online, sul sito ufficiale Dolomiti Superski, per ottenere un piccolo sconto.
Se acquistate lo skipass online, potete ritirarlo le biglietterie, le pickup box che si trovano vicino agli impianti oppure presso il vostro alloggio, se aderisce al servizio di consegna dello skipass in hotel.
Per informazioni più dettagliate sui prezzi dello skipass e se volete acquistarlo online, vi consigliamo di visitare il sito ufficiale Dolomiti Superski che trovate a questo link.
Il Giro della Grande Guerra comprende piste di livello facile (azzurre) e medio (rosse), ciò significa che non è un percorso adatto ai principianti.
Inoltre, la durata è di circa 7-8 ore, comprendendo una piccola pausa per il pranzo e senza deviazioni su altre piste, per cui occorre una buona preparazione fisica per poter portare a termine la giornata. Non vi nascondiamo che per noi è stata una giornata impegnativa e siamo ritornati alla sera stanchi, pur essendo due sciatori con un buon livello tecnico.
Presso le biglietterie e gli impianti di risalita non è facile trovare le mappe del Giro della Grande Guerra, data la sua estensione, ma potete trovarne sul web presso i siti internet dei vari comprensori, come quello dalla Val Gardena, che trovate a questo link.
Il giro è molto lungo, per cui, se avete intenzione di affrontarlo senza una guida, vi consigliamo di studiarlo dettagliatamente in anticipo, perché una deviazione potrebbe comportare di non tornare al punto di partenza in tempo, come vi spieghiamo meglio in seguito.
Come vi abbiamo anticipato le piste sono tutte di livello facile e medio e nella zona della Val Badia si sovrappongono a quelle del Sellaronda. Ovviamente, prima partite alla mattina e meglio sarà per voi per godere di piste perfettamente tirate, mentre nel pomeriggio, soprattutto nelle zone a bassa quota, potrebbero rovinarsi, con avvallamenti e cunette.
Gli impianti di risalita sono principalmente cabinovie e seggiovie, mentre lungo il giro orario, nella zona della Malga Ciapela ad Arabba e all’Armentarola sono presenti anche skilift. Se percorrete il giro rosso antiorario, al termine dell’Armentarola potete scegliere se prendere una navetta a pagamento per arrivare fino alla zona di San Cassiano oppure farvi trainare dai cavalli (sempre a pagamento).
Il tempo stimato per percorrere il Giro della Grande Guerra è di circa 7/8 ore, compresa una “breve” pausa per il pranzo, quindi, i tempi sono abbastanza stretti, considerando che gli impianti principali aprono alle 8-8:30 del mattino e chiudono intorno alle 17. Inoltre, dovete tenere in considerazione anche le condizioni della neve e la quantità di persone sulle piste, soprattutto nei periodi di alta stagione.
A nostro parere, manca un po’ di cartellonistica lungo il percorso, che sarebbe utile per evitare di perdersi lungo il tragitto.
Ci sono alcuni passaggi delicati a cui dovete prestare attenzione:
Cascate ghiacciate sul Lagazuoi
Indicazioni per il Giro della Grande Guerra
In pista sulla Marmolada
Questa è una domanda che ci siamo fatti noi stessi prima di affrontare questo percorso, poiché mio marito è uno snowboarder mentre io una sciatrice. Ovviamente non è una questione discriminatoria, ma, come saprete, molti dei percorsi invernali sulla neve sono principalmente pensati per gli sciatori e talvolta i collegamenti non sono propriamente agevoli per i nostri amici snowboarder che non hanno la libertà di avere un movimento indipendente per ogni piede e due comode racchette per potersi spingere nei punti più piatti. Il problema principale da affrontare con lo snowboard sono i famosi “piattoni” di collegamento, che, se non presi con la giusta velocità o senza una sufficiente esperienza, rischiano di diventare un vero e proprio incubo.
Questo aspetto lo ha tenuto in considerazione anche la nostra guida! Infatti nelle prime 3-4 piste affrontate durante la nostra giornata il nostro cicerone si è lanciato a grande velocità lungo le discese, ancora libere, proprio per testare il nostro livello di padronanza del mezzo e capire quale ritmo mantenere durante la giornata. Abbiamo superato il test, ma questo ci ha permesso di capire quanto fosse importante valutare il proprio livello di preparazione prima di partire per questa bellissima quanto stancante avventura!
I “piattoni” presenti durante il percorso sono molteplici e dobbiamo ammettere che, senza la nostra preziosa guida, avremmo rischiato di fare molta più fatica. Alcuni di questi punti sono letteralmente in salita quindi l’impegno delle gambe (e braccia per noi sciatori) è messo a dura prova quindi vi consigliamo di studiare il percorso in anticipo e soprattutto di valutare attentamente il vostro livello di preparazione.
Quindi alla domanda “Giro della Grande Guerra sci o snowboard” è che, in base al vostro livello di preparazione, è possibile farlo in entrambi i casi. Indubbio è che se potete farlo con gli sci potrete godere del tragitto trainati dai cavalli senza troppi problemi (purtroppo con lo snowboard è davvero poco praticabile)!
Piccolo hint: durante il percorso avrete anche il piacere di provare uno dei pochi skilift rimasti tra le Alpi italiane, quindi se non l’avete mai fatto è una buona occasione per mettervi alla prova con l’incubo di ogni snowboarder!
Prima di partire per il Giro della Grande Guerra, vi consigliamo di verificare la situazione del meteo. Questo perché, il percorso si snoda attraverso varie valli, dove il clima potrebbe essere completamente diverso da una all’altra.
Se la giornata prevede brutto tempo o, ancora peggio, vento, considerate l’idea di rimandare il giro a un’altra occasione, perché gli impianti potrebbero chiudere in caso di maltempo o raffiche troppo forti. Inoltre, potreste trovarvi in situazioni con condizioni limite per il freddo: ad esempio, considerate che in cima alla Marmolada vi troverete a oltre 3.200 m di altitudine e se non ci sarà il sole a riscaldarvi, le condizioni potrebbero essere proibitive.
Ricordatevi sempre di buttare un occhio agli schermi che si trovano lungo il tragitto e che vi segnalano eventuali chiusure degli impianti.
A differenza del Sellaronda, che è un percorso più breve e ben segnalato, portare a termine il Giro della Grande Guerra in autonomia non è così semplice, per tutti i motivi che vi abbiamo elencato in precedenza.
Per questa ragione, vi consigliamo di affrontare questo percorso con una guida alpina, almeno la prima volta che fate questa esperienza. Una guida alpina esperta è di fondamentale importanza per mantenere i tempi giusti per portare a termine il giro, inoltre, vi fornirà informazioni in anticipo sulle piste che dovete percorrere (ad esempio “alla fine di questa pista prendete velocità se no dovrete spingervi per tanto tempo!”) e vi racconterà cose interessanti sulle montagne che attraversate.
Inoltre, una guida alpina è una risorsa preziosa in caso di emergenza o situazioni impreviste, garantendo la vostra sicurezza lungo il percorso: la nostra guida lavorava anche per il soccorso alpino, quindi ci siamo sentiti molto sicuri.
Un altro aspetto importante è che, dati i tempi serrati, sarà in grado di dirvi onestamente se siete in grado o meno di portare a termine il percorso, nel giro dei primi minuti di sciata insieme. In caso negativo, vi consiglierà delle modifiche al percorso o giri alternativi, come quello del Sellaronda.
Per cui, vi consigliamo di fare il vostro primo Giro della Grande Guerra con una guida: è un investimento che vi permetterà di vivere questa esperienza con maggiore sicurezza.
Se siete interessati, contattateci e saremo felici di darvi il riferimento della nostra guida alpina molto brava e professionale.
Con la nostra super guida Andreas
Con questo articolo, speriamo di avervi trasmesso il desiderio di cimentarvi nel bellissimo Giro della Grande Guerra. Sarà una giornata divertente, ma anche una sfida con la montagna e con voi stessi. Vi auguriamo una buona sciata e, come sempre …trip to try!
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